VACCINAZIONE: “UNA PROPOSTA CONCRETA”, - ETTORE LEMBO NEWS

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VACCINAZIONE:
“UNA PROPOSTA
CONCRETA”,

un confronto all’Americana nella Televisione Pubblica.
In questo periodo di grandi incertezze sanitarie che hanno portato ad una  imposta ed obbligata vaccinazione di massa, cosa  che non credevamo possibile, e che ha come conseguenza  discriminazione e umiliazione dell’essere umano,  ci chiediamo quale sia la verità.
Esiste una verità, e quali sono le ragioni scientifiche che hanno portato  a prendere queste decisioni così tragiche e restrittive?
L’incertezza ed il malumore sempre più crescente non è certo di buon auspicio.
Così, rovistando sui Social,  siamo venuti a conoscenza di una importante  proposta che è stata lanciata dalla Dottoressa  Nunzia Alessandra Schillirò, il noto Funzionario di Polizia che ha voluto difendere la Costituzione  sulla quale ha Giurato Fedeltà, anche a costo della perdita del posto.
Una proposta semplice, da realizzare, se non fosse per il fatto che qualcuno,  forse lo stesso “Governo” probabilmente non gradisce, avendo fatto delle scelte suggerite da un comitato tecnico scientifico.
Comitato Tecnico in forte disaccordo con numerosi accademici di fama internazionale.
Un confronto quindi  tra  le varie tesi contrapposte, sul tema del vaccino, cure ecc.  tenuto da specialisti  di elevata professionalità in numero uguale e con domande precise  da svolgersi  nella  Televisione Pubblica,  (RAI ) che dovrebbe svolgere quell’importantissimo ruolo di “Servizio Pubblico”..
Abbiamo assistito a dibattiti, poco edificanti, fortemente sbilanciati e dove il conduttore poteva intervenire e togliere la parola a proprio piacimento, secondo la tesi che intendeva portare avanti con scuse di ogni genere.
Abbiamo assistito molteplici volte al fatto che chi è contrario al volere del conduttore, che casualmente  o volontariamente,  sembra essere  il volere del governo e del Comitato scientifico, possa essere oggetto di non certo benevoli apprezzamenti, sdoganando financo espressioni colorite che superano spesso la decenza, e che in qualche caso sembra possano sembrare  istigatrici di odio e violenza.
Chi ne ha fatto le spese, è stato il cittadino, privato della corretta informazione, o indirizzato ad una realtà piuttosto che un’altra.
Ma forse anche il Governo, e la stessa maggioranza, si è lasciato guidare  da una parte della scienza, non avendo correttamente ascoltato, o tenuto in giusta considerazione,  chi potesse avere una visione diversa su un tema così importante su Virus e Vaccini, prendendo delle decisioni, che potrebbero condurre l’Italia ad un duro scontro.
Del resto il Canone RAI, unica nazione a pagare la Televisione di Stati,  sono obbligati a pagarlo tutti,  e difficilmente si può evadere, dal momento che …. Si è voluto inserirlo nella bolletta della luce, sicché, se non si paga, il rischio è di rimanere al buio, con le dovute e poche eccezioni di esonero.
La proposta di un confronto quindi tra accademici di fama internazionale, che hanno espresso opinioni diverse, e che potrebbe dipanare molti dei dubbi che gli Italiani hanno sul vaccino e sulla gestione della pandemia, che ci ha portato ad essere l’unica Nazione in Europa ad avere la obbligatorietà, potrebbe essere una grande opportunità di chiarezza.
Un numero di accademici congruo alla quale si contrappongono lo stesso numero di accademici contrari.
Un numero di domande stabilite, alla quali debbono rispondere a turno i vari accademici, e con tempi uguali per ciascuno.
Un giornalista  che conduca il confronto, al di sopra delle parti, che controlli la domanda, che faccia rispettare i tempi concordati, senza interferire o interrompere, o impedendo a chiunque di sovrapporsi, come oramai siamo abituati ad ascoltare.
Domande preparate da entrambe le parti, affinché  si possa dare una visione completa del fenomeno che stiamo vivendo.
Una attività di confronto  di tale livello che dovrebbe essere normale per un servizio pubblico come quello televisivo, pagato dal contribuente
Riteniamo che  la stessa commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi la dovrebbe anche proporre ed avallare,  nell’interesse della comunità.
Non è un caso che, le perplessità espresse dalla Dott.ssa Schillirò sulla  probabile disparità di trattamento tra le informazioni fornite dal gestore del servizio pubblico, tanto da proporre un confronto, trovano riscontro nella grande maggioranza di utenti, accademici che già hanno firmato la richiesta.
Certo, ci lascia perplessi il fatto che non sia stato dato risalto ad una azione del genere che invece avrebbe dovuto avere, anche da parte dei vari parlamentari che ci auguriamo abbiano ricevuto la richiesta.
Comprendiamo che le parole del Senatore, Ex Premier  Monti, sembra vadano in senso contrario, rispetto il diritto di conoscenza dell’opinione pubblica, ma poiché Noi siamo fortemente convinti che la conoscenza contribuisca alla crescita di una nazione, invitiamo a scaricare l’allegato  che contiene la missiva che potete leggete a seguire,  ed inviarla tutti ad i destinatari attraverso mail.
Dal Presidente della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e  la vigilanza dei servizi Radiotelevisivi,  a tutti i membri della Commissione,  al Presidente della Camera, al Presidente del Senato ed a tutti i Parlamentari.
Chissà se, bontà loro, si riuscirà a …. fare chiarezza.
Ettore Lembo
10/01/2022

Testo dell'allegato da leggere e da scaricare di seguito se lo desiderate:
Al Presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Sen. Alberto Barachini
A tutti i membri della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei serviziradiotelevisivi
E, p.c.
Al Presidente del Senato, senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati
Al Presidente della Camera, deputato Roberto Fico
A tutti i parlamentari

La commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, com’è noto, ha il compito di vigilare sulla correttezza dell’attività del servizio televisivo e radiofonico pubblico nazionale.
Per tali ragioni, si chiede di prendere visione di alcune posizioni in ordine alla vaccinazione covid espresse, anche pubblicamente, da personalità scientifiche di particolare rilevanza.
Posizioni che causano molte domande a coloro che, nell’apprenderle attraverso fonti diverse dal servizio pubblico, comprendono che vi sono posizioni scientifiche opposte a quelle quotidianamente espresse nelle trasmissioni del servizio pubblico e constatano che dette posizioni non vengono nemmeno citate dallo stesso.
Detta presa d’atto rischia di portare l’opinione del cittadino contribuente a temere che il servizio della RAI non abbia la dovuta completezza e libertà di espressione ed informazione.
La tesi in ordine alla vaccinazione COVID dei bambini del prof. Robert Wallace Malone, facilmente reperibile su internet, suscita enormi interrogativi nel cittadino. Domande che noi riteniamo dovrebbero trovare adeguato spazio nel servizio pubblico.
Il prof. Robert Wallace Malone è un virologo e immunologo americano noto per essersi concentrato sulla tecnologia dell’mRNA, sui prodotti farmaceutici e sulla ricerca sul riutilizzo dei farmaci. I suoi studi sull’ mRNA trovano inizio negli anni ‘80, fatto che rende la sua opinione, a nostro avviso, interessante nel confronto.
Vi è , inoltre, la posizione pubblica del prof. Giovanni Frajese, medico italiano, esperto di ricerca nei campi dell’endocrinologia e della ricerca sul cancro, attualmente professore associato di Scienze Tecniche Mediche Applicate presso l’Università di Roma “Foro Italico” e con un’esperienza professionale acquisita anche all’estero, attraverso le posizioni ricoperte presso il Visiting Professor al S.Bartholomew’s Hospital (Londra, Regno Unito), CHUL (Quebec City, Canada) e Research Associate al Netherland’s Brain Institute (Amsterdam, Olanda).
L’elenco di accademici di fama internazionale che hanno espresso opinioni diverse da quelle che, praticamente a senso unico, vengono rappresentate sulla quasi totalità delle reti televisive è molto lungo, vede anche premi Nobel in medicina. Le personalità citate, dunque, non vanno ritenute le uniche ed esaustive, ma solo dei meri esempi.
In questa sede, vorremmo esprimere le nostre perplessità sul comportamento del servizio pubblico televisivo italiano su cui la Commissione è chiamata a vigilare.
Noi siamo cittadini e contribuenti italiani, genitori, lavoratori e non abbiamo strumenti per comprendere se questi illustri professori sostengano tesi veritiere o meno.
Noi crediamo sia compito del servizio pubblico permettere un confronto all’americana e, dunque, con un contraddittorio equo, tra il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità o membri del Comitato Tecnico Scientifico italiano e questi accademici.
Riteniamo che una serie di confronti regolati dal metodo che le televisioni statunitensi utilizzano durante la campagna elettorale per le presidenziali USA per mettere a confronto i candidati possa essere di grande aiuto a superare le paure che molti cittadini italiani oggi hanno sul COVID e sul vaccino anti COVID.
Certamente la televisione pubblica è la sede per questi confronti e la Commissione lo strumento che il cittadino ha per indirizzarne i comportamenti, per questo ci permettiamo di rivolgere ad Essa la richiesta ed auspichiamo che venga accolta.
Questo al fine di garantire un'informazione ampia e scevra da punti di debolezza che ne permetterebbero strumentalizzazioni.
Dato l’intento di questa nostra istanza che, lontana da certezze preconcette, cerca esclusivamente di raggiungere una serena e informata comprensione, sarà evidente che, allorquando il servizio pubblico non dovesse attivarsi, i cittadini potrebbero ritenere inutile il servizio della RAI e, conseguentemente, vessatorio il canone.
174 firmatari
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