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ZUPPI E I TEMPLARI - ETTORE LEMBO NEWS

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Zuppi: Non fate quel che faccio,
ma quel che dico!
E, non rispondo nemmeno alle domande!

Come consueto, e sempre alla ricerca di informazioni interessanti, rileviamo da “Silere non possum” il portale d’informazione dedicato all’attività del Santo Padre, della Santa Sede e della Chiesa Cattolica, una notizia che sembra avere dell’incredibile, se non fosse per il fatto che è stato commesso e che pone numerosi interrogativi sulla credibilità di alti prelati.

Interessante già il nome del portale, Silere non possum, che tradotto dal latino significa: Non posso tacere.

Precisiamo che: Silere non possum ha consolidato la propria reputazione come fonte affidabile e rigorosa, offrendo ai lettori non sensazionalismi, ma fatti oggettivi corredati da documenti e da un’attenta riflessione, come leggiamo nell’area “chi siamo”.

Concordiamo ed apprezziamo il fatto che: “in un contesto in cui il giornalismo rischia di perdere di credibilità, Silere non possum si avvale della competenza di chi opera all'interno del più piccolo Stato del mondo, offrendo uno sguardo diretto e informato sugli eventi che coinvolgono il Vaticano.

Tra i nostri obiettivi vi è il riaffermare l'autorevolezza e la trasparenza nella comunicazione, così come per Silere non possum, vi è lo stesso obiettivo rivolto ad i fatti ecclesiali.

Di fatto, tutti Noi cerchiamo di offrire notizie verificate, fonti solide e analisi chiare, accessibili anche ai "non addetti ai lavori".

Il titolo dell’articolo trovato dal su citato portale e che ci ha stuzzicati tanto da riproporlo ad i Nostri lettori, proprio per il fatto che anche noi non possiamo tacere, è: Zuppi e i Templari, un gesto che divide la Chiesa italiana.

Ci sorprende infatti come la Conferenza Episcopale presieduta dal Cardinale Maria Matteo Zuppi, con lettera riservata a tutti i membri e nelle loro sedi, datata 6 maggio 2025, metteva in guardia i vescovi italiani dall’intrattenere rapporti con le associazioni “Templari Oggi” e “Templari Cattolici d’Italia” mentre poi lo stesso ha presieduto la celebrazione eucaristica del 22 maggio nella basilica di San Giacomo Maggiore a Bologna in cui erano presenti i “templari Oggi”.

Sappiamo che le su citate associazioni, sono state ufficialmente soppresse già nel 2022, come rileviamo da alcuni documenti pubblicati dal portale di informazione.

Non entriamo nel merito della soppressione, tuttavia rileviamo una grande incongruenza tra ciò che è stato detto e ciò che viene fatto.

Riteniamo legittima la domanda posta da Silere non possum, che riportiamo per intero.

“Com'è possibile che un'associazione ufficialmente soppressa, e per la quale lo stesso Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita ha ritenuto necessario sollecitare un intervento della Conferenza Episcopale Italiana affinché mettesse in guardia tutti gli ordinari diocesani, venga accolta sull'altare durante una celebrazione liturgica pubblica presieduta proprio dal presidente della CEI?” ed ancora: “Perché il cardinale Zuppi, al centro di questa evidente discrepanza, non ha sentito il bisogno di offrire una spiegazione pubblica?”  Le domande, nonostante i giorni, sono rimaste senza risposta.

Un comportamento così poco chiaro, e non avendo avuto chiarimenti da chi ne ha l’autorità, pone in situazione di gravissimo disaggio ed incertezza sia i vescovi che i sacerdoti e sulla loro credibilità.

Grande la gratitudine espressa da numerosi fedeli e sacerdoti, al portale del Vaticano che aveva pubblicato la lettera che sarebbe dovuta rimanere riservata, ma che, proprio a causa della sua segretezza, rischiava di non essere conosciuta dai fedeli e di favorire la perdurante attività di soggetti ecclesialmente non riconosciuti.

Sembra assai evidente che le comunicazioni riservate, pur essendo ufficiali, non raggiungono chi ha più bisogno di sapere e finiscono per agevolare proprio coloro che dovrebbero essere fermati.

Come non ricordare le parole di San Paolo VI?  “il problema oggi non è più fuori dalla Chiesa, ma dentro”.

Così, in questo caso i Fedeli, i Sacerdoti ed i Vescovi sono in attesa, speriamo non vana, di chiarimenti sul perché il Cardinale Zuppi abbia potuto contravvenire a ciò che dispone il decreto del 2022 da un’altra Diocesi.

Chissà se questi chiarimenti verranno e quando, una questione che pone una grave responsabilità circa la credibilità Cardinalizia.

Ricordiamo però che i cittadini, oltre che i fedeli del giubileo e lo studio legale preposto sono anche in attesa di ricevere altrettanti chiarimenti, interventi o altro, sui fatti denunciati dalle nostre testate ed inerenti il “Giubileo Giovani” senza che tutto finisca a tarallucci e vino, o peggio nell’oblio più assoluto.

Oblio che non può essere accettato anche perché trattasi di una commessa per 1.200.000 pasti che prevede una spesa cui sono stati stanziati 9.600.00 Euro per il Giubileo Giovani.

400.000 mila pasti al giorno per tre giorni.

Ricordiamo che il Responsabile Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma, Don Alfredo Tedesco è la persona cui lo studio legale si era rivolto non essendo stato onorato il pagamento della somma da versare alla stipula del contratto che ricordiamo di essere di 4.750.000 Euro.

Ad oggi, come nel caso del Cardinal Maria Matteo Zuppi, anche nel caso segnalato da noi, non ci sono notizie da parte della Diocesi, nonostante siano trascorsi oramai alcuni mesi.

Ricordiamo un nostro articolo precedente che si intitolava proprio: “Il silenzio del Clero”.

Sono infatti troppi i silenzi del Clero, che avrebbe il DOVERE di non tacere, ma invece…

Forse negli ultimi anni il Vaticano sente la necessità di tacere ed attendere che l’oblio faccia il Suo corso?

Come può la Chiesa Cattolica tollerare questi tipi di comportamento che lasciano spazio ad interpretazioni poco costruttive, specialmente in questo periodo dove la crisi dei valori morali è così evidente?

Chi è perché si vuol dividere la chiesa?

Per correttezza vi alleghiamo i link da cui si è preso spunto per questo articolo.

Ettore Lembo
28/05/2025







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