FIN QUANDO IL GOVERNO...? - ETTORE LEMBO NEWS

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Fin quando il governo
potrà nascondere il disastro?

Mentre il governo del “va tutto bene” continua a scaricare le responsabilità a destra o a Putin, le varie associazioni cui fanno capo imprese e lavoratori, denunciano il rischio, non più probabile ma sembrerebbe assodato, di chiusure di aziende, grandi, medie e piccole, e milioni di posti di lavoro che saltano.
Numeri reali cui devono aggiungersi tutti quelli del derivati indotto che sono impossibili da calcolare.
Confartigianato è così l'ultima, in termini strettamente cronologici di cui siamo a conoscenza, a lanciare il drammatico allarme.
"Il caro-energia mette a rischio 881.264 micro e piccole imprese con 3.529.000 addetti, pari al 20,6% dell'occupazione del sistema imprenditoriale italiano" e continua, "l'impatto sempre più vasto e pesante della folle corsa dei prezzi di gas ed elettricità sulle aziende di 43 settori" dice il Presidente Marco Granelli che aggiunge, "Rischiamo un'ecatombe di imprese. Servono interventi immediati ma anche altrettanto rapide riforme strutturali per riportare i prezzi dell'energia sotto controllo e scongiurare una crisi senza precedenti".
Numeri da brivido che si vanno ad aggiungere a quelli già enunciati in precedenza dalle altre associazioni di categoria che dovrebbero impensierire governo e parlamento. Preoccupazioni che forse entrano solo nei proclami di quella che è la campagna elettorale in corso, che  sembra invece condurre l'Italia al fallimento totale per mancanza di soluzioni e scelte strategiche.
Infatti, la totale mancanza di scelte strategiche, piani industriali ed energetici, riguardano tutte le forze politiche di ieri e di oggi e che da decenni direttamente o indirettamente hanno guidato l'Italia. Responsabilità che, proprio in termini di propaganda spicciola, oggi vorrebbero scaricare su quei partiti che si sono appiattiti sulle stesse posizioni dei governi che si sono succeduti e che non hanno mai fatto alcuna concreta opposizione.
Per non parlare dei partiti di “nuova generazione” che nella inconsistenza dovuta ad una mancanza di preparazione e competenza spesso annunciano soluzioni che dalla impossibile realizzazione.
L'essere poi capofila, attraverso le decisioni indotte dal primo ministro Italiano in una guerra non dichiarata, per di più che non ci appartiene, e che si combatte a suon di sanzioni, ha esposto le imprese Italiane, a qualsiasi livello, nella impossibilità produttiva  a causa dei costi energetici, dovuti alle sanzione imposte alla Russia, che si sono, come era prevedibile, ritorte contro di noi. Tutto questo mentre le nostre attività produttive erano già provate, essendo appena uscite da una crisi pesantissima, in parte dovuta ad una "strana" pandemia, ma forse ancor di più alle scellerate, uniche, disastrose ed ostinate scelte per la sua risoluzione.
Scelte che hanno provocato gravissimi sprechi di denaro pubblico, e che avrebbero dovuto indurre tutti gli esecutivi di governo almeno ad una assunzione di responsabilità.
Giusto per ricordare, dalle mascherine ad i banchi scolastici, ad un acquisto spropositato di vaccini, alle chiusure forzate, oltre le incredibili sospensioni di migliaia di lavoratori penalizzati, per paralizzando tutti i settori produttivi e di servizio, a causa del fermo imposto a personale altamente specializzato.
Se errare umanum est, perseverare….
Così si continua a perseverare (relata refero) negli "errori", tanto da trascinare l'Italia nella guerra non convenzionale e mai dichiarata, senza nemmeno averne previsto i devastanti risultati che il popolo sta pagando e continuerà a pagare chissà fin quando.
Chissà se queste elezioni anticipate, destinate come sembra a non risolvere nulla, forse anche grazie al "rosatellum" che è la legge elettorale legge varata nella XVII legislatura dal governo Gentiloni anno 2016-2018, non servano a distrarre la popolazione dal disastro in corso e dare forse l'illusione che la democrazia sia ancora in essere? così come in tanti asseriscono?
Ettore Lembo
09/08/2022
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