DRAGHI IERI, MELONI OGGI... - ETTORE LEMBO NEWS

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Draghi ieri,
Meloni oggi,
con incredibile
continuità
porteranno l'Italia
alla guerra?

La Costituzione Italiana asserisce che l'Italia ripudia la guerra, ma il governo Draghi si e' schierato a favore della Ucraina e contro la Russia pur se l'Ucraina non fa parte della NATO ne dell'Europa, fattori che avrebbero consentito l'eventuale schieramento.
Addirittura, senza prima percorrere alcuna azione che favorisse un benché minimo di mediazione che potesse portare ad una trattativa di pace tra i due contendenti.
Ricordiamo come il governo Draghi ha promosso con enfasi e rigoroso sostegno, invio di armi e soldi degli Italiani, già fortemente penalizzati da questa scelta incredibile, a favore del governo Ucraino guidato da un "discutibile" Zelensky, e sostenuto le innumerevoli sanzioni contro la Russia, rivelatesi di fatto sempre più penalizzanti non per la Russia, ma per l'Italia.
Il cambio di Governo, dopo le elezioni del 25 Settembre 2022, che avrebbero dovuto segnare il cambiamento della politica imposta da Draghi sul volere dei poteri finanziari cui sembra appartenere e forse dipendente da Biden, temporaneo Presidente USA, non solo non ha portato quel cambiamento sperato dagli Italiani, ma con sovrapponibile continuità, ha ricalcato la pericolosa e chissà se forse suicida, politica guerrafondaia, di una guerra, voluta da Biden ma mai dichiarata e combattuta per procura.
Corrette, puntuali ed indiscutibili, anche se dolorose per Noi Italiani, le parole proferite da Lavrov, ministro degli Esteri russo che ha dichiarato : “l’Italia non può avere il ruolo di mediatore tra Mosca e Kiev, perché sostiene il regime sanguinario, assumendo una posizione aggressiva anti-russa”. Parole riportate dall’agenzia di stampa russal.
Rispondendo a una domanda della stampa sulle dichiarazioni fatte dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno sulla disponibilità dell’Italia a “farsi garante” di una soluzione pacifica alla guerra in Ucraina.
Più che ovvie e condivisibili le parole della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova che ha aggiunto: “E’ strano sentire proposte di mediazione da paesi che, fin dall’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina, hanno assunto una posizione anti-russa inequivocabile e molto aggressiva, paesi che non solo hanno sostenuto il sanguinario regime di Kiev, ma gli hanno anche fornito un’importante assistenza militare e tecnico-militare”.
Aggiungendo ancora: “Tale comportamento sconsiderato non solo aumenta il numero delle vittime, anche tra i civili del Donbass, e prolunga il conflitto, ma pone anche il rischio di trascinare la Nato in uno scontro militare diretto con la Russia. Tuttavia, i donatori occidentali di Kiev – purtroppo l’Italia è tra questi – non sono disposti a smettere”
Concludendo poi: “Data la posizione di parte assunta dall’Italia, non possiamo considerarla né un ‘onesto mediatore’ né un possibile garante del processo di pace”.
Un forte e pericoloso schiaffo al Governo della Meloni, che continua incredibilmente e con grande continuità, a sostenere le politiche di Draghi, di Biden e della Von der Leyen.
Ci chiediamo quindi, dopo le scorribande in treno dell'ex Primo Ministro, insieme a Macron e a Scholz a kiew, le "telefonatine" ed i "tweet"  tra Meloni e Zelensky con i numerosi reciproci inviti a visitare Roma e Kiew, con quale credibilità di Super Parte ci si possa proporre a mediatori di pace?
Uno schierarsi ambiguo che potrebbe essere fortemente deleterio e portarci dove gli Italiani, che hanno i loro gravissimi problemi di fortissimo allargamento della povertà, certamente non vogliono.
Per di più, un governo così schierato contro la Russia, a favore di un Presidente USA non più sostenuto, se mai lo fosse stato, dal popolo Statunitense che gli ha tolto l'appoggio di almeno una delle due camere, potrebbe trovarsi totalmente isolato nello scenario internazionale "che conta", con l'aggravio di una Europa inesistente, che affonda sempre più.
Sarà questo il motivo per cui tante notizie vengono inspiegabilmente non diffuse o derubricate?
Ettore Lembo
05/01/2023



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