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CASALOTTI IN PIAZZA - ETTORE LEMBO NEWS

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CASALOTTI IN PIAZZA

NEWS > AGOSTO 2025
Casalotti in piazza: le mamme ruggiscono, il Campidoglio fischietta
Contro la “supposta estiva” le Mamme Orsa radunano un quartiere intero,
mentre le Istituzioni si godono l’ombra

Roma Boccea. Le mamme, da vere “Mamma Orsa”, mobilitano un intero quartiere e non solo, contro la “supposta” estiva che mette in pericolo i loro bimbi. Una supposta che, come tutte le manovre ferragostane ben riuscite, viene servita al popolo distratto tra ombrelloni e condizionatori, nella speranza che nessuno se ne accorga: peccato che stavolta sia andata di traverso.
Un grande successo, ma un enorme avvertimento per le Istituzioni tutte – sicurezza, scuola, sanità, Comune di Roma, municipi di pertinenza e limitrofi – che continuano a distinguersi per la loro specialità: l’arte del rinvio e dell’assenza. L’incontro a Piazza Ormea, nel quartiere Casalotti, organizzato dalle mamme degli alunni dell’Istituto Comprensivo 590 di Via Boccea, ha dimostrato che, quando la politica sonnecchia, la cittadinanza si sveglia.
Un Istituto che comprende un percorso scolastico dai vari gradi di asilo fino alle scuole medie. Una piccola comunità educativa che già convive con un centro di accoglienza affiancato al plesso scolastico, e che ora si appresta a vedersene spuntare un altro, sempre accanto, ma dal lato opposto: una simmetria perfetta, da manuale urbanistico… se non fosse che al centro della geometria non ci sono disegni, ma bambini.
Mamme che, pur senza l’aggressività della Mamma Orsa che ha difeso i suoi piccoli dall’incauto motociclista nelle cronache estive estere, non hanno esitato a mobilitare un’intera comunità. Hanno fatto tutto nel rispetto delle indicazioni della Questura – che ha sconsigliato di manifestare davanti alla struttura per spostare il raduno nella piazza centrale di Casalotti, quartiere che l’amministrazione comunale romana riesce a rendere invisibile con un’efficacia degna di Houdini.
È necessario ringraziare la Questura, le Forze di Polizia e i Carabinieri intervenuti per garantire la sicurezza dei presenti. Ma è ancora più necessario sottolineare la collaborazione concreta delle “Mamme Orsa”, che hanno organizzato l’incontro per informare la cittadinanza del pericolo imminente. Una scelta che smaschera la tattica estiva per eccellenza: approfittare delle “Feriae Augusti” per somministrare la solita supposta amministrativa. Un capolavoro di tempismo politico: nulla unisce più della convinzione che i cittadini ad agosto non leggano, non vedano e non protestino.
Un’organizzazione che ha dell’incredibile, soprattutto se paragonata a quella di altre realtà assai più blasonate ma ormai ridotte a riti stanchi. Qui non c’è alcuna regia di partito, nessuna tessera sindacale, solo madri armate di coraggio e buon senso. E che colpa hanno? Pretendono solo la sicurezza dei figli. Una pretesa che, osservando la reazione delle istituzioni, sembra quasi un atto eversivo.
I risultati ci sono stati, eccome. E hanno superato ogni più ottimistica aspettativa. Tanto più se si considerano i fattori che avrebbero dovuto decretare un clamoroso flop: la settimana cruciale delle ferie, il venerdì pomeriggio con mezza città in viaggio, i negozi attorno alla piazza chiusi per ferie o per mancanza di clienti, e una comunicazione ridotta al passaparola e a pochi post social. Noi stessi ne siamo venuti a conoscenza per puro caso, eppure…
Eppure, i numeri parlano chiaro: da poche decine di persone all’orario previsto, si è arrivati a oltre cento partecipanti, cresciuti via via, inizialmente incuriositi e poi convinti, una volta capita la motivazione del raduno.
La mancanza di un impianto audio, che avrebbe fatto deragliare qualsiasi convegno istituzionale, non ha fermato la portavoce delle mamme. Con la sola voce ha smontato le falle di un sistema burocratico che, più che inefficiente, appare ormai compiaciuto della propria paralisi. Paradossalmente, la mancanza di microfoni ha reso tutto più autentico: niente slogan confezionati, solo parole vere che hanno catturato l’attenzione di chi ascoltava.
E anche i social hanno fatto la loro parte: 3.997 visualizzazioni con 84 interazioni fino a superare le 5.580 visualizzazioni con 159 interazioni. Numeri che, senza soldi né pubblicità, surclassano certe dirette istituzionali dove i like scarseggiano più dei parcheggi a Roma.
L’interesse è massimo, il pericolo percepito è fortissimo e la concentrazione di questi fattori dovrebbe destare attenzione lungo tutta la filiera politica, dal Municipio al Campidoglio, dalla Regione al Governo. Ma evidentemente l’udito istituzionale è selettivo: sente solo ciò che conviene.
Attenzione che dovrebbe risvegliarsi nella forma di un piano coordinato, capace di istituire questi centri non come cavoli a merenda, ma con razionali pianificazioni strutturali. Ma il raziocinio, si sa, è merce rara nei corridoi amministrativi.
Come è possibile che nessuna delle istituzioni preposte – sicurezza, sanità, immigrazione, scuola, magistratura, urbanistica e chi più ne ha più ne metta – sia intervenuta? Come è possibile che, pur essendo state informate, le classi politiche abbiano preferito distinguersi per assenza o silenzio quando presenti?
Ed ecco il nodo: i fatti locali, anche quando gridati a gran voce, finiscono regolarmente ignorati o ribaltati da decisioni superiori. È la solita recita: i cittadini protestano, i politici annuiscono, qualcuno si fa pure fotografare in piazza… e poi, al momento delle decisioni, cala dall’alto la mannaia.
Esempio tipico, per restare a Roma: la ZTL. Il consigliere comunale Fabrizio Santoro aveva raccolto oltre centomila firme contro il provvedimento. Un consenso popolare travolgente, che in un Paese normale avrebbe imposto un ripensamento. Ma in Italia – e a Roma in particolare – la montagna partorisce topolini burocratici: le firme dimenticate, i cittadini “gabbati”. Morale della favola? O cambi macchina, o Roma te la scordi.
Occorre quindi ringraziare le “Mamme Orsa”, che difendono i figli – e dunque anche i nostri – come la natura insegna. Mamme che hanno saputo trasformare la rassegnazione in azione, mentre le istituzioni, fischiettando, guardavano altrove.
Noi redazione di Betapress Lazio ed EttoreLembo News ci siamo, e continueremo a tenere informati i nostri lettori sugli sviluppi.
Ettore Lembo
Roma 24/08/2025
Per una cronaca sui fatti, vi rimandiamo a un nostro precedente articolo pubblicato su
Betapress
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