APPELLO DI CORRADO PASETTI
NEWS > AGOSTO 2025
Riceviamo e pubblichiamo
(Appello di Corrado Pasetti)

Riceviamo e pubblichiamo
con orgoglio l’appello di un uomo che, a differenza di molti
presunti esperti della sicurezza nazionale, ha speso la propria vita
per difendere concretamente l’Italia, dentro e fuori dai suoi
confini.
Con lui, tanti
altri: uomini che non hanno mai conosciuto la comodità di una
poltrona imbottita né l’arroganza di una scrivania imponente, ma
missioni in cui si sapeva come si partiva e non se, né tantomeno
come, si sarebbe tornati. Uomini che parlano con la voce
dell’esperienza, non con l’eco vuota dei microfoni.
Ed è proprio qui
il contrasto: chi la vita l’ha rischiata davvero osserva oggi
politicanti che, con impareggiabile leggerezza, blaterano di
sicurezza senza possedere né conoscenza né consapevolezza.
Narratori del nulla, artigiani del vuoto, capaci di produrre solo un
rumoroso fracasso di parole, prive di qualunque parvenza di buon
senso.
Parole fittizie,
o addirittura mai pronunciate, per non disturbare il sonno dei
colleghi parolai. Parole che tuttavia finiscono per ferire la dignità
dei cittadini, offendere il decoro di uno Stato che osa ancora
definirsi tale, e mortificare le Forze dell’Ordine, costrette a
lavorare con mani e piedi legati. L’Italia, del resto, è sempre
unica: riesce a distinguersi persino nello svilire se stessa.
Ed ecco allora la
galleria dei parolai: figure che occupano posti di potere per meriti
talmente discutibili da rendere impossibile persino definirli tali.
Non importa il colore politico, la bandiera o la collocazione
nell’arco costituzionale: la medesima inconcepibile visione li
accomuna tutti, in una trasversale fratellanza del nulla.
L’appello che
oggi pubblichiamo non è il lamento anonimo di un qualunque cittadino
indignato, ma la voce di chi si firma senza esitare, pur scegliendo
di non esporre le Istituzioni che ha servito con tale dedizione da
consacrarvi un’intera vita.
Grazie, Corrado,
per questo invito rivolto a chi detiene il potere di porre fine allo
scandaloso e illogico scempio che si sta perpetrando ai danni
dell’Italia e della sua sicurezza.
Ora la parola
spetta al Governo: non più esitazioni, non più sofismi, ma
decisioni concrete, prese con quella determinazione che un vero Stato
democratico e di diritto dovrebbe saper esprimere.
La
sicurezza dei cittadini non è negoziabile.
Le aggressioni a
persone inermi stanno aumentando in maniera allarmante, da Nord a
Sud, senza distinzione. Nessun centro urbano, grande o piccolo,
sembra più al sicuro: le nostre città sono sempre più teatro di
episodi di violenza, degrado e insicurezza. In troppe strade si
assiste al bivacco illegale di clandestini, ad aggressioni a donne e
uomini, a episodi di intimidazione davanti ai supermercati, sui
treni, sugli autobus. E spesso, se non si assecondano le richieste,
si diventa bersaglio di violenza gratuita.
Si contano
irruzioni nelle chiese, atti vandalici contro i simboli della nostra
cultura, e intanto una certa narrativa tende a minimizzare o, peggio,
a normalizzare tutto questo. Alcuni fenomeni come quello dei
cosiddetti “maranza” — che si comportano da padroni nelle
strade — vengono addirittura legittimati nei talk show, trasformati
in icone da spettacolarizzare, anziché essere fermamente condannati.
La lista dello
sfaldamento dell’ordine pubblico è lunga e intollerabile. Le Forze
dell’Ordine continuano a svolgere il loro dovere con dedizione, ma
spesso si trovano ostacolate da una parte della magistratura che
sembra remare contro il buon senso e l’interesse collettivo. Le
soluzioni esistono, ma richiedono una volontà politica chiara, forte
e coraggiosa.
È giunto il
momento di scegliere: o si tutela la sicurezza dei cittadini, o si
continua a sacrificare il bene comune sull’altare del politicamente
corretto. Noi non abbiamo dubbi: viene prima la sicurezza, la
legalità, il diritto a vivere in città libere dal degrado e dalla
paura.
Chi ha il dovere
di decidere non può più tergiversare.
Corrado
Pasetti
Roma 27/08/2025