IL PATTO TRIPARTITO...
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Patto Tripartito
Nome in codice Ro.Ber.To

Fu sottoscritto a Berlino il 27 settembre 1940 dai rispettivi governi il Patto Tripartito (detto anche Asse Roma Berlino Tokyo o RoBerTo) con la finalità di definire le rispettive aree di influenza in Europa ed Asia.
In esso si sanciva che, vinta la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia e la Germania avrebbero comandato in Europa ed il Giappone in Asia.
L’illusione di poter governare al posto delle superpotenze in Europa ebbe termine con l’Armistizio di Cassibile.
Armistizio che fu firmato il 3 settembre 1943 e reso noto l’8 settembre.
Esso, all’insaputa degli italiani, sancì la resa incondizionata dell'Italia agli Alleati.
Così caddero le illusioni di Mussolini che, incapace di arrendersi alla realtà, fu ucciso e dovette subire una infame fine a Piazzale Loreto a Milano, fine probabilmente voluta da qualche italiano al soldo di Londra divenuto nel tempo un democratico famoso. A causa della gestione improvvida di quella resa molti italiani patirono il dominio nazista fino all’occupazione di Berlino da parte delle truppe sovietiche ma, poi, attraverso il Piano Marshall voluta dagli USA, raggiunsero il boom economico degli anni ‘70. Proprio per aver saputo, in ogni caso, comprendere che era arrivato il tempo di arrendersi e, conseguentemente, aver attivato Badoglio, la Casa Reale perse il “regno” ma non il “benessere” e la propria vita.
Al contrario la Germania, incapace di accettare l’evidenza, subiva l’onta di essere divisa in due ed, al contrario dei fascisti italici, i gerarchi nazisti venivano giudicati di fronte al mondo nel drammatico processo di Norimberga. Solo il 9 novembre 1989, con la caduta del Muro di Berlino, potevano iniziare un processo di riunificazione terminato il 3 ottobre 1990 con la proclamazione della Repubblica federale di Germania.
Il Giappone, dall’altra parte del mondo, altrettanto governato da chi non seppe prendere atto dell’ovvio, subiva le atomiche ad Hiroshima e Nagasaki ed il suo imperatore, Hirohito, doveva umiliarsi il 15 agosto 1945 rivolgendosi al suo popolo e dichiarando la capitolazione del Giappone per, poi, vedere firmare la resa il 2 settembre 1945 dai delegati delle forze armate giapponesi e dai rappresentanti delle nazioni vincitrici a bordo della USS Missouri ancorata nella baia di Tokyo.
Come non chiedersi oggi, in tempi di assai strani comportamenti in terra di Ucraina di molti leaders europei, quale sia il “patto segreto” che li lega e se vi è, anche questa volta, un “nome in codice”?
Come non chiedersi quale sarà la fine dello stesso?
Giovan Battista Vico insegna che la storia si ripete sempre.
La logica insegna che non basta urlare “sono una super potenza” per esserlo ed, oggi come ieri, le super potenze in Occidente sono due e solo due, Stati Uniti e Russia, con buona pace di chi spera di poter prendere il loro posto con un nuovo patto.
Magari gli amanti di un “impero” che non c’è più quali sono i Britannici ed i Francesi o coloro alla ricerca di una ennesima “rivincita” quali sono i tedeschi che mai hanno superato l’onta subita dal Reich.
Peccato che a pagare i danni, non solo i dazi, di tanta mancanza di acume sono sempre i popoli.
Tutti coloro che li compongono, non solo i bambini come tanto piace alla propaganda mediatica narrare.
L’Orso Bianco
Roma, 22/08/2025